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Ingeborg Brüll

L’unica ebrea.
durata video:
01:39
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Innsbruck
data della ripresa:
2008-08-21
trascrizione:
Dopo arrivammo in questa colonia per bambini, lì c’erano duecento bambini, per la maggior parte di genitori poveri, che avevano bisogno di riposo. ... Furono lì circa sei settimane - lì - o erano solo tre settimane - Non lo so più. In ogni caso erano lì, mangiavano bene e così via. E naturalmente - eravamo seduti con i bambini sulle grandi panchine. Quando c’era qualcosa, che non gli piaceva, dicevano: „Nit fehl, nit fehl“ o quando c’era il budino di cioccolata: „Fehl, fehl“, così dicevamo spesso. E con Ilse - non potevamo parlare, - ho provato a parlargli con le dita, così. Poi credevamo, che Ilse avesse ancora tutti e due i genitori, io invece no. E poi una volta dissero - Ilse fu visitata a Rotterdam -, aveva tutto, pot , doveva solo partire. E allora lei - su tutte le valigie c’era scritto: „Ilse Brüll - New York“. Lo so ancora come se fosse oggi. - Ma i genitori non arrivarono - Mio zio ancora per via del negozio Sa bene, com’era. Credeva, che a Ilse lì dalle suore non potesse succedere niente - ma non fu così. Ilse era l’unica ebrea lì in paese. L’unica ebrea.